L'archivio dell'Ospedale di San Giovanni di Dio

Primo volume

A seguito di una convenzione stipulata tra l'Ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli e il Comune di Firenze ebbero inizio nel 1986 le operazioni di schedatura e inventariazione delle oltre 4000 unità costituenti l'archivio dell'ex ente ospedaliero di San Giovanni di Dio, chiuso nel 1982.

Nel 1983 i beni mobili e immobili costituenti il patrimonio dell'ospedale passarono, compreso l'antico e cospicuo archivio, al Comune. La conservazione delle importanti memorie, smembrate presso la sede di Borgo Ognissanti, la fattoria di Ruballa e le U.S.L. cittadine, si rese quanto mai necessaria.

L'incarico affidato a Lucia Sandri, studiosa delle istituzioni ospedaliere cittadine, ha avuto come risultato la pubblicazione dell'inventario degli antichi manoscritti del convento-ospedale ( 1604 - 1890) e dei registri costituenti la memoria dell'attività sanitaria (1890 - 1968) dell'ente ospedaliero .

Ma non è tutto la produzione dei due volumi dell'inventario ha messo in luce la ricchezza e la preziosità dell'archivio riguardo alla presenza di fondi estranei, per origine all'istituzione, ma ad essa collegati nel tempo per via ereditaria e poi patrimoniale ed amministrativa. Sono di questo tipo le scritture attinenti le proprietà e le memorie familiari della duchessa Laura Salviati, una dei principali benefattori dell'ordine, così come anche quelle delle famiglie dei Ferroni, dei Tempesti, dei Chelli ed altre ancora i cui beni pervennero nel corso della lunga attività assistenziale.

Particolarmente notevole per quantità e articolazione risulta tutto il settore delle scritture riservate all'amministrazione delle fattorie. Il patrimonio ospedaliero finisce infatti con l'addensarsi negli anni intorno a due grosse unità fondiarie: la fattoria di Ruballa posta nel comune di Bagno a Ripoli a Firenze e la fattoria di Santa Gonda nel comune di San Miniato di Pisa.

Tra i fondi attinenti ad altre istituzioni ad esso riunite nel tempo, troviamo invece le memorie scritte di altri due ospedali minori sottoposti all'ordine: l'ospedale di S. Antonio di Livorno e l'ospedale della SS.ma Trinità di Filetto.

Oltremodo interessante risulta, infine, la particolare tipologia delle memorie pervenute sino a noi, caratterizzate, almeno nel primo periodo, corrispondente anche al primo dei volumi dell'inventario, da una confluenza oltremodo singolare di scritture di tipo religioso, tipiche del " convento " e sanitario, proprie dell'attività assistenziale.

L'ordine dei Fatebenefratelli, dei laici che vivono tuttavia secondo la regola di S. Agostino, rimase effettivamente al governo dell'ospedale sino al 1868 - 1869 anni in cui si instaurò una Commissione amministratrice durata sino al 1920 circa, anno in cui il governo dell'ospedale passò ad un Consiglio di amministrazione.


(Last updated: Tuesday 26 September 1995)
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